Su questo canale, già due anni fa, avevamo scritto del vino in lattina. Ora se ne è iniziato a parlare anche in Sardegna
Sappiamo che in Italia si storce il naso, quando si tratta questo argomento. Tutti noi siamo dubbiosi, ma allo stesso tempo è fuori di dubbio (scusate il gioco di parole) che il canned wine, il vino in lattina, stia prendendo sempre più piede. La moda parte da oltreoceano, da una che non è propriamente la patria del vino e del buon bere, gli Stati Uniti. Facciamo questa affermazione, consapevoli che anche i tempi sono cambiati e che soprattutto gli States sono un territorio grande e variegato. E anche lì ci sono estimatori del buon vino. Eppure, il business è il business. Già a marzo, su questo blog, avevamo scritto questo articolo dal titolo Vino in lattina, è boom negli Stati Uniti raccontando come il mercato fosse in grande crescita. Un po’ di tempo dopo, nel dicembre del 2018, abbiamo invece raccontato come il mercato stesse continuando a volare (questo il link).
In questi giorni è successa però un’altra cosa: a Porto Cervo si è tenuto il Wine Festival e tra uno stand e l’altro, durante i dibattiti, Mike Veseth, giornalista di The Wine Economist, ha illustrato le caratteristiche del mercato americano, dove l’Italia rappresenta il primo paese esportatore davanti a Francia e Spagna e ha detto queste parole, riportate dall’Ansa: “La grande novità del mercato Usa è il vino in lattina. Non c’è nulla di romantico nel vino in lattina, ma questa confezione alternativa consente di raggiungere segmenti di mercato a vantaggio dei più giovani”. E ha aggiunto: “Ai giovani americani piace scoprire nuovi vini, quello più rispondente ai loro gusti è il vermentino“.
Insomma, un ulteriore conferma di quanto già riportato. E, anche, un bell’endorsement alle tipicità della Sardegna.