Abbiamo ricevuto altri due riconoscimenti di cui andare orgogliosi e fieri: la guida online “The WineHunter Award” ha infatti rilasciato la lista dei vini premiati nell’edizione del 2018. La Cantina Berritta ha conquistato due medaglie rosse, assegnate rispettivamente al Monte Tundu 2015 e al Thurcalesu 2016. L’idea del premio è nata da Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano WineFestival, che ha si è complimentato con le aziende partecipanti scrivendo una lunga lettera.
“Vorrei ringraziarvi per l’invio della campionatura e quindi per la fiducia data alla selezione a “The WineHunter Award”– in stretta relazione con il Merano WineFestival – e complimentarmi per il vostro grande lavoro e impegno svolto in vigna e in cantina per garantire la produzione di vini di alta qualità ed espressione del nostro territorio unico al mondo. Complimenti!”.
“Sono state 9 commissioni di assaggio a valutare tutti i vini inviati – ha scritto ancora Köcher – i coordinatori delle singole commissioni hanno deciso insieme tutte le valutazioni espresse riunendosi per una degustazione finale. Ogni commissione era composta da min. 3 e max. 5 persone tra cui diverse professionalità, come enologi e altri professionisti del settore di alto livello. Infine, la commissione centrale di Merano ha svolto diversi controlli incrociati per accertare nel modo più preciso possibile il lavoro delle singole commissioni. Mi rendo conto che vengono fatte molte degustazioni di vini e talvolta i risultati sono divergenti tra loro. Da parte nostra, abbiamo cercato di garantire il massimo livello di professionalità informando ogni degustatore/valutatore, in fase di degustazione, circa la provenienza, la denominazione, l’annata e i vitigni di ogni singolo campione, ma occultando il nome dell’azienda. Oltre a ciò, non potevano essere degustati e valutati più di 40 vini in una batteria. Questo ha garantito la massima oggettività e imparzialità. Nelle valutazioni si è, inoltre, cercato di tenere in considerazione le potenzialità di evoluzione di un vino, pensando a come si presenterà tra 6 mesi, anche se, talvolta, questo è risultato molto difficile soprattutto per vitigni meno conosciuti. Anche le prove di botte o i vini di recente imbottigliamento sono stati valutati in questo senso. Si è cercato, inoltre, di tener conto delle annate difficili, come quella del 2014“.
“Personalmente sono fiero e convinto del grande lavoro svolto – ha concluso – che ha visto oltre 5000 campioni assaggiati e valutati. A conclusione delle selezioni e delle valutazioni da parte nostra garantiremo la massima visibilità e credibilità per tutti gli Award Rosso, Oro e Candidati Platinum come riferimento di alta qualità“.