Il Panzale ‘fa notizia’. E dopo l’imbottigliamento, avvenuto nei giorni scorsi, diversi media si sono voluti occupare di questo bianco secco. La Cantina Berritta è infatti l’unica in Sardegna (in Italia, e anche nel mondo, come scrive l’Ansa), a coltivare questo vitigno autoctono. La schermata dell’articolo pubblicato dall’Ansa: nella foto si vede il nostro vigneron Antonio Berritta Nei giorni scorsi,
Il nome può sembrare esotico. Ed è unico, anche perché “siamo i soli nel mondo a produrlo”, come ama ripetere il nostro vigneron Antonio Berritta. Eccolo, allora: il Panzale, uno dei vini a cui siamo più affezionati. Si chiama semplicemente così, come sempre è stato conosciuto nella Valle di Oddoene, a Dorgali, dove sono situate le nostre vigne. Il nostro bianco
Dietro a quel puntino rosso c’è la Cantina Berritta. Da qualche giorno è in distribuzione il Thurcalesu del 2015, rinnovato con la nuova etichetta che non è soltanto molto bella da vedere, ma anche da toccare. Infatti le curve di livello della mappa sono in sovra rilievo e creano una sensazione tattile molto efficace. Il Thurcalesu è un vino rosso di
Eccola, la novità 2017 della Cantina Berritta. Si chiama Monte Tundu, è un vino classe 2014 ed è stato imbottigliato per la prima volta, e con molte emozioni, qualche settimana fa. E’ un Cannonau Classico: una specificazione – quella del “classico” – consentita per legge soltanto per i vini delle province di Nuoro e Ogliastra. Pronto da bere, il Monte Tundu è medio corposo, elegante,
Ci stiamo rinnovando. Anzi, ci siamo già rinnovati. Non nell’anima, che rimane quella di sempre, vera e genuina, quella di una Cantina che fa vini per passione e con passione. Ci siamo rinnovati nell’aspetto. Già qualche mese fa è andato online il nuovo logo, ma adesso tocca ai veri protagonisti dell’azienda. E questo che vi presentiamo oggi è il Nostranu.
E’ una Sardegna sempre più a trazione biologica quella delineata dai dati di Confartigianato. Secondo l’associazione nell’Isola ci sono 2.501 produttori e trasformatori, per un giro d’affari che in tutta la Penisola ha sfiorato i 4,2 miliardi di euro. In Sardegna, secondo i dati diffusi dal ministero dell’Agricoltura, sono 2.501 gli operatori del biologico. Tra questi 2.287 sono “produttori esclusivi”, 133 “produttori preparatori”,