La Slow Wine Fair, nella sua terza edizione conclusasi la settimana scorsa, è stata per noi anche quest’anno opportunità di confronto con altri produttori e i tanti professionisti del settore vitivinicolo presenti. È stata occasione di ritrovamenti e nuovi incontri, condivisione di esperienze e stimoli per un mondo vitivinicolo sempre più attento e sostenibile.
Tra i padiglioni di BolognaFiere erano presenti circa 1000 espositori provenienti da tutte le regioni e da 27 Paesi, tra cui anche Germania, Croazia, Austria, Francia, Australia, Messico, Giappone e Sudafrica ed altre, che hanno permesso ai visitatori di esplorare le tradizioni vitivinicole italiane e internazionali, scoprire nuovi sapori e approfondire la nostra conoscenza del mondo del vino, con uno sguardo sempre proiettato al futuro e ad un’agricoltura sempre più sostenibile. I mille espositori sono vignaioli e vigneron che aderiscono al Manifesto del vino buono, pulito e giusto e fanno parte della Slow Wine Coalition, la rete internazionale promotrice di un sistema produttivo sostenibile, della difesa del paesaggio e di una crescita sociale, culturale ed economica delle campagne.
Per la prima volta alla Slow Wine Fair erano inoltre presenti alcune agenzie regionali (tra cui Agenzia Laore Sardegna) per la promozione e alla valorizzazione dei vini del loro territorio. Nell’area dedicata alla Sardegna, oltre alle aziende presenti all’evento, sono protagonisti altri prodotti regionali, tra cui numerosi Presìdi Slow Food.
Non solo vino quindi ma anche olio, salumi, pani e formaggi insieme ad altre specialità gastronomiche regionali.
Uno degli aspetti più significativi della Slow Wine Fair 2024 è stata l’enfasi sulla sostenibilità, tracciata chiaramente anche durante le masterclass e i convegni.
Il vino infatti, grazie al suo profondo radicamento territoriale e culturale, alla sua storia e presenza in molte nazioni, può essere un testimonial importante di questa nuova agricoltura, e i dati di crescita degli ettari vitati a biologico lo dimostrano: il biologico certificato in Italia è pari al 19% della superficie vitata, con una crescita complessiva del 145% nell’ultimo decennio.
Anche per noi di Cantina Berritta, vignaioli da tre generazioni, la scelta di convertire tutti i nostri terreni al modello biologico è arrivata senza esitazioni, per preservare con cura ciò che abbiamo ricevuto in dono dalla natura: un patto con le generazioni future e un impegno costante con chi sceglie i nostri vini. La nostra cantina si trova nel cuore del Cannonau Classico, precisamente nella Valle di Oddoene, a Dorgali. In questo scenario naturale di straordinaria bellezza, alleviamo le nostre viti con metodi tradizionali ma sempre rispettosi dell’ambiente e della natura di questo luogo particolarmente vocato, dove suolo e microclima conferiscono caratteri di eleganza e tipicità ai nostri prodotti.
Abbiamo avuto quindi l’opportunità di esplorare nuovi e innovativi approcci alla produzione del vino, incontrare produttori che stanno sperimentando varietà di uva autoctone o nuove, tecniche di vinificazione innovative e approcci maggiormente consapevoli nella commercializzazione del vino. Questo ci ha aiutato a comprendere meglio le tendenze emergenti nel settore e a esplorare nuove opportunità per la nostra azienda.
I viticoltori presenti a Slow Wine Fair sono testimoni di un modello alternativo possibile, di lavoro rispettoso del suolo e della vocazionalità del territorio «Questi vignaioli hanno fatto da tempo una scelta precisa – dice Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine– che va nel senso della drastica riduzione o totale cancellazione della chimica di sintesi. Inoltre, utilizzano le risorse ambientali in maniera cosciente e sostenibile, sono lo specchio del terroir di provenienza, di cui preservano la biodiversità, e sono motori di crescita sociale delle rispettive comunità di appartenenza».
Vorremmo quindi ringraziare gli organizzatori della Slow Wine Fair 2024 per aver creato un evento stimolante e significativo, per lo spazio di condivisione della passione comune per il vino, la sostenibilità e l’innovazione del settore vitivinicolo italiano.
Siamo grati e non vediamo l’ora di incontrarvi di nuovo alla prossima edizione della Slow Wine Fair.