Tema di studio: sughero. E’ così che l’importanza di questo materiale per le chiusure delle bottiglie di vino entra nelle aule universitarie italiane. Ne da’ notizia il portale specializzato WineNews.
La Apcor (associazione portoghese dei produttori di sughero) ha intrapreso una campagna – chiamata InterCork 3 – volta alla comunicazione e alla sensibilizzazione sul sughero. Sono già tante le città universitarie toccate dai corsi: dall’ateneo di Pisa, a quello di Milano, Padova o Torino, per poi proseguire in primavera anche a Udine e a Bologna.
“Ogni progetto InterCork ha avuto un suo programma – ha spiegato a WineNews, Carlos Veloso Dos Santos, ad di Amorim Cork Italia, filiale italiana del gruppo leader dell’industria del sughero e dei tappi, Amorim Cork, e responsabile di Apcor (www.apcor.pt) per il Belpaese – quest’anno abbiamo voluto introdurre la discussione sulle caratteristiche delle chiusure per il vino, sulle quali noi facciamo ricerca applicata da 17 anni, e crediamo di poter aiutare tantissimo nella comprensione del legame tra chiusure e vino, e non parliamo solo di sughero, ma di come ogni chiusura interagisce con i diversi prodotti”.
Secondo Dos Santos, il tipo di chiusura influisce sul vino in diversi modi ed è bene saperlo in modo da poter fare le scelte giuste. Per esempio, il sughero influisce anche nel segmento premium del packaging. Secondo gli studi citati, in media una bottiglia chiusa con tappo di sughero vale cinque dollari in più rispetto a una bottiglia con tappo alternativo.