Natale è appena passato e questo 2017 volge al termine. Ci teniamo a salutare e a fare gli auguri tutti i nostri amici e clienti e tutti coloro che ci seguono. Come per tutti, anche per noi le ultime settimane dell’anno rappresentano un momento di riflessione. Si guarda al passato, all’anno che sta finendo: si ripercorrono successi e piccoli e grandi problemi e si rivivono anche emozioni e gioie. Gli occhi e la mente si rivolgono però anche al futuro: e in particolare si pensa, o almeno noi lo facciamo, agli obiettivi che si intendono raggiungere.
Per noi il 2017 è stato un anno di grandi soddisfazioni. Un anno, se così si può dire, di rilancio e slancio della Cantina. Nel 2017 abbiamo varato il nuovo logo dell’azienda e, soprattutto, le nuove etichette dei vini Nostranu, Thurcalesu, Monte Tundu e Panzale, disegnate dall’artista Maurizio Brocca. Un lavoro che ci ha soddisfatto e che ha lasciato stupite tante persone. E’ stato anche l’anno di nascita del Monte Tundu, un Cannonau Classico, vendemmiato nel 2014 e imbottigliato per la prima volta a maggio. Ma è stato anche l’anno del Panzale, il nostro Bianco, con la ‘B’ maiuscola: un vino a cui crediamo e su cui mettiamo energie, che pian piano si sta facendo largo nelle tavole sarde e d’oltre mare. Parliamo infine del Don Baddore, Cannonau-Syrah, vino per i palati più esigenti.
L’anno che stiamo lasciando alle spalle è stato anche ricco di premi e riconoscimenti. Uno di questi – molto prestigioso – lo sveleremo tra qualche giorno. Ma possiamo comunque ricordare adesso delle medaglie assegnate dal concorso Decanter, o delle recensioni positive di molte guide, tra cui Gambero Rosso, Vitae e Vinibuoni d’Italia. E’ stata tanta anche l’attenzione dei media ai nostri prodotti. Diverse testate giornalistiche, dal quotidiano La Nuova Sardegna all’agenzia Ansa, così come La Repubblica e una decina di siti online, hanno parlato di noi e dei nostri prodotti. Non ci dimentichiamo neanche dei tanti amici esperti di vino e blogger che hanno scritto della Cantina Berritta: citiamo gli ultimi, ma senza voler fare torto a nessuno: Franco Ziliani e Francesco Saverio Russo.
Il 2017 è stato anche un anno di gelate e di magra raccolta (ma non disperiamo) e anche l’anno in cui tanti amici sono venuti a trovarci. Decine le degustazioni e le giornate in compagnia di appassionati di vino e curiosi, all’insegna dell’allegria e della condivisione. Grazie a tutti, quindi, sappiate che per noi, prima di tutto, è stato un immenso piacere. Così come diciamo grazie a chi lavora con noi e ci sta accompagnando in questo percorso. Facciamo il vino per passione, e vedere gli occhi che brillano e sentire le parole di elogio – o anche delle critiche costruttive – ci riempie di orgoglio e ripaga le migliaia e migliaia di ore trascorse in vigna o in Cantina.
Per concludere questa piccola riflessione: il 2018 come sarà? Abbiamo molti propositi e tanti progetti. Ve li racconteremo poco a poco, ma sperando soprattutto vi piacciano!
Buon 2018 dalla famiglia Berritta!