I dati di Federvini hanno fotografato un anno 2022 con cifre delle esportazioni molto buone
I dati del 2022 di Federvini hanno fotografato un anno per il mercato di vini e spirits per l’Italia, per quanto riguarda le esportazioni, anche a doppie cifre, con una lieve diminuzione nella grande distribuzione e una ripresa del consumo fuori casa: + 2,9% per i consumi delle famiglie e +10,5% nelle esportazioni. Per il 2023 le previsioni sono buone, soprattutto per le esportazioni, con un incremento del 2,7%. Il settore vale 14 miliardi di euro e occupa circa 1,3 milioni di addetti.
Per quanto riguarda l’export invece l’Italia è crescita ovunque, tranne in Cina e in Germania. In alcuni paesi il boom è stato a doppie cifre come il +33,9% per vini fermi e frizzanti in Gran Bretagna, +82,5% per gli spumanti sempre in UK. Interessante il quasi +20% di esportazione di spumanti italiani nella concorrente Francia. Italia, con Cile e Australia sono stati gli unici esportatori di vini a crescere anche in termini di volumi, quasi dell’1%.
Per quanto riguarda gli spirits (distillati liquori aperitivi amari e acquaviti) è l’export che fa da padrone, continuando la sua corsa e registrando nel 2022 un +32% a valore e + 21% a volume. Tra gennaio e agosto 2022 i liquori made in Italy hanno portato 345 milioni di euro (+27% sul 2021). Gli aperitivi alcolici trainano sempre con un +18% sul 2021, grazie alle ottime performance dei pre-mixati.Per vini e alcolici nel mercato italiano c’è stata la ripresa inoltre dei consumi “fuori casa” nel 2022, con il mercato AFH che ha raggiunto i 90 miliardi di euro (+38% verso 2021; +6% verso 2019).
In fotografia il nostro Cannonau Classico Monte Tundu.