Secondo la Coldiretti il mercato cinese è a rischio. Nel 2019 è stato venduto vino per 140 milioni di euro
La parola “allarmismo” è bandita e siamo consapevoli che non sia questo il luogo per scrivere del Coronavirus, l’aggressiva polmonite che sta preoccupando il mondo intero. Eppure il clima recessivo provocato soprattutto dal crollo dei consumi della Cina, il paese dove si è sviluppato il virus, sta minacciando il settore export di diverse nazioni. Italia compresa.
Per la nostra nazione, come ha evidenziato un’analisi di Coldiretti, sono interessati diversi settori, ma in particolare quello agricolo e dunque anche la viticoltura che nel solo 2019 ha fatto registrare 140 milioni di euro di esportazioni. Il valore totale delle esportazioni di prodotti alimentari invece è una cifra ancora più da capogiro: 460 milioni, cioè quasi mezzo miliardo di euro.
“La Cina – sottolinea la Coldiretti – per effetto di una crescita ininterrotta della domanda è entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano più vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi”.
Noi stiamo a guardare. Alcune bottiglie della Cantina Berritta, prodotte nella valle di Oddoene a Dorgali, arrivano certamente in Cina, ma sappiamo bene che non è il mercato di massa il nostro punto di riferimento. Siamo dunque tranquilli, ma soprattutto facciamo il tifo affinché il virus venga tenuto sotto controllo al più presto.